Questo blog non sarà più aggiornato.
Il Maratoneta continua a pubblicare su http://piovonorunners.blogspot.com/
Ci vediamo lì.

2011-01-22

Il primo mese.

Oggi Milano-Londra compie un mese. Sembra passato un anno.

Ricordo ancora quando ripubblicavo ogni post sul mio profilo facebook. I primi: "Qui comincia l'avventura...", "La piscina era chiusa.", "Lasagne e corsa.", e tutti gli altri a seguire. Tormentavo chiunque affinché leggesse e mi desse opinioni sull'ultimo post pubblicato. Sembra passato un giorno.

Avrei voluto scrivere qualcosa di grandioso per questo evento. Parlare dell'EEIBA, scrivere le pagine che ancora portano la scritta "[in costruzione]" nella barra in alto. Per intenderci, la barra con Un fiorino!

Sono in ufficio a lavorare. E quando (rectius: se) uscirò, vorrò godermi questa splendida giornata.

Ho giusto il tempo di scrivere "QUALCOSA DI GRANDIOSO".

Per festeggiare ci saranno altre occasioni. Ma se proprio volete ballare:



Anticipazioni.
Per domani si prevede il racconto della mezza maratona di San Gaudenzio, come ricevere Il pugno invisibile e le tabelle della sesta settimana.
Lo so, lo so. L'attesa è durissima.
Potete ingannarla leggendo i post in archivio. E dandomi opinioni a riguardo.

2011-01-21

Non è colpa mia.

Dico sul serio. Ero... rimasto senza benzina. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi aveva portato il tight. C'era il funerale di mia madre! Era crollata la casa! C'è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! Non è stata colpa mia! Lo giuro su Dio!

Stamattina non mi sono svegliato alle 5.40.

Non dovrei usare un tono così tragico, visto che succederà altre volte.

Ho in effetti una scusa valida: mi sono coricato tardi.
Mi sono imposto di leggere un certo libro entro domenica.
Il problema di leggere i libri è il tempo. Una fan sfegatata di Milano-Londra (nel senso che venderebbe il fegato pur di sostenere la causa) mi ha chiesto se le mie giornate hanno 48 ore.
Grazie della domanda, fan sfegatanda.
La mia risposta è: purtroppo no.

Ieri sera (giovedì) ho aggiornato il blog, risposto a qualche email, guardato i deliri della Santanchè, e fatto altro. Alla fine era quasi mezzanotte.

Anche stasera niente libro. Ho pensato.
Vabbé, leggiamo comunque qualche pagina prima di addormentarci.
Ho smesso di leggere all'una. Non ho finito il libro. Almeno 4 ore devo dormire prima dell'allenamento. Ho pensato.
Però dovevo almeno arrivare a quando Giovanni Parisi sferrava il suo sinistro invisibile a Dumitrescu.
Almeno alla catarsi dell'eroe.
Ci sono arrivato.
Ed è stata catartica.
Ho letto qualche altra pagina, sennò col ciufolo che mi addormentavo.
(Grazie Signorini, per la parola "ciufolo").

Quattro ore di sonno non sono bastate per convincere il mio corpo ad alzarsi dal letto. Non importa, a correre sono andato stasera (i dettagli sono sotto).

Il libro che mi ha fatto saltare l'allenamento del mattino è "Il Pugno Invisibile", di Roberto Torti e Silvia Parisi. Lo trovate in tutte le librerie online e in poche (purtroppo) librerie fisiche. Oppure lo potrete trovare su questo blog. Da domenica scoprirete come.


L'allenamento è andato bene.
...
...
...
...
C'è bisogno di altri dettagli? Va bene. Dovevo correre 10 km. 8 km sempre sotto i 4'30'', 2 km sotto i 4'20''.
Ero stanco e nervoso. Ho corso 8 km sempre sotto i 4'15'', 1 km in 4'04'', l'ultimo km in 3'42''.
Alla fine mi sono fatto raccogliere con il cucchiaino. Correre a questi ritmi stanca. Correre dopo questa settimana di lavoro ammazza.
E' questo che volevate sapere?
Volevate il mio sangue? L'avete avuto.

E adesso? Vado al cinema con amici.
Ma quando torno mi aspetta il Pugno Invisibile.
Tanto domani è sabato. Posso arrivare anche tardi in ufficio.

2011-01-20

Nati per correre.

Non parlo di me. Che sono nato per arrampicarmi sugli alberi.

Parlo di Monica e Stefano. E del loro Centro per Podisti.


Born to Run, questo è il nome del Centro, non è un semplice negozio.

E' un posto dove si viene accolti con sorriso e calore. Sempre.
Hanno orari per lavoratori, e se li chiami puoi fissare un appuntamento fuori orario.

Dispensano consigli e informazioni con passione a chiunque chieda.

Mentre ero lì a guardare le scarpe, qualcuno è passato a salutare, qualcun altro a chiedere informazioni. Qualcuno anche ad acquistare.
Si trova in Via Cagnola 10, vicino al Parco Sempione. Ho visto clienti di Monica e Stefano fare una pausa durante l'allenamento nel parco. Hanno ringraziato Stefano per la maglia o per le scarpe che aveva consigliato loro e hanno ripreso a correre.
Non so se è pianificato. Se lo è, funziona.

Born to Run è come la borsa di Mary Poppins.


E' piccolo ma ci trovi tutto. Hanno gli ultimi modelli di scarpe (sempre con il 20% di sconto). Hanno i modelli appena precedenti, con sconti ancora maggiori.

Qui, di recente, ho comprato le mie ultime scarpe e la maglietta dei Podisti da Marte. Il numero 42 è introvabile per tutti. Tranne che per Stefano.
Per uno come me, che consuma tre paia di scarpe all'anno, è stata una scoperta esaltante.

Tutto il tempo sprecato ad aspettare i saldi, girando di negozio in negozio in cerca del mio numero. Avrei solo dovuto fare una passeggiata a Parco Sempione.

Le scarpe per chi inizia? Ce le hanno.

Le scarpe per qualsiasi tipo di piede o terreno? Ce le hanno.

Le Vibram Five Fingers, per emulare Abebe Bikila? Ce le hanno.

L'abbigliamento per il freddo? Ce l'hanno.

L'abbigliamento per il caldo? Ce l'hanno.

I consigli della nonna? Ce li hanno.

Gli integratori da prendere prima della gara? Ce li hanno.

Gli integratori da prendere durante la gara? Ce li hanno.

Tre fette di petto di pollo per il recupero muscolare dopo la gara? C'è la macelleria accanto.

Hanno tutto.

Born to Run realizza anche completini e magliette personalizzati. Saranno loro a stampare le maglie della squadra Milano-Londra per la Relay Marathon di Milano.

E, se non si era ancora capito, sostengono la causa di Milano-Londra.

Note di servizio.

Lo spazio di oggi è dedicato a Nati per correre.

Per chi vuole proprio sapere come procede l'allenamento: oggi riposo. Totale, non come l'altra volta.

Questa settimana prevede solo quattro allenamenti. Il terzo è domani, il quarto è domenica, con la mezza maratona di San Gaudenzio.

Per domani, 10 km veloci. 8 km a 4'30'' al km e 2 km a 4'20'' al km. Sveglia masochistica alle 5.40.

Adesso scusate ma devo andare a eseguire la manovra Tafazzi. Ma prima: Nati per correre.



2011-01-19

Oltre la collina.

E' un post ricco di storie. Lo deve essere. Da ieri sono successe molte cose.

La più importante è che siamo finalmente arrivati a Rovereto (TN). Un caro amico dell'università mi ha citato nel suo blog. Ed essendo roveretano D.O.C., il suo sito è spesso visitato da altri roveretani D.O.C.. Ergo, adesso anche i roveretani D.O.C. conoscono questo blog. Un giorno forse arriveremo anche a Mori (TN).

Ho conosciuto Roberto all'Opera Universitaria di Trento. L'Opera è stata la mia acchiappatrice. Mi ha sostenuto economicamente con le sue borse di studio, mi ha dato vitto e alloggio (mi ha anche cacciato dai suoi alloggi, ma è un'altra storia), mi ha fatto crescere.

Ha contribuito a evitare che uno scalmanato e debosciato siculo, dalla chioma fluente, si perdesse all'università.

Grazie a lei sono riuscito a non cadere dalla collina. E a restare al mondo per l'eternità.*


Poi mi sono trasferito a Milano. Dove ho cominciato a correre.

Oggi, per esempio, ho corso il mio bel fartlek. Il programma prevedeva 2 km di riscaldamento, 4 volte 500m in 1'50'' (con recupero di 500m in 2'15''), 1 km in 4'30'' e 1 km in 3'50''. Ho decisamente esagerato nei primi 500m. E l'ho pagato negli ultimi recuperi. In ogni caso, sono riuscito a restare tra 1'41'' e 1'49'' nelle ripetute. 3'44'' nell'ultimo km.
7,5 km in tutto. Allenamento breve ma intenso. Come il racconto di questa storia.

L'ultima storia è che domenica correrò la mezza maratona di San Gaudenzio (che storia!).
Fino a pochi secondi fa ero convinto che San Gaudenzio fosse un comune in provincia di Novara. Invece è un santo, protettore della diocesi di Novara. C'è un capo indiano che saprebbe commentare bene questa scoperta.
Ma non posso nominarlo. Ho lettrici che potrebbero scandalizzarsi.

Il paese da dove parte la gara è Casalbeltrame (NO). Dico "parte", perché ovviamente 21,095 km non possono essere corsi tutti a Casalbeltrame. Wikipedia scrive che è un paese così piccolo che le case non hanno neanche i bagni. Li hanno costruiti nel paese accanto, Biandrate (NO), perché a Casalbeltrame non c'è spazio.

Forse non c'è scritto proprio così. Ma è un errore di Wikipedia.

L'idea di correre questa mezza è venuta ai podisti che piovono. E li ringrazio di ciò. Anche del passaggio in macchina. E anche delle royalties su Milano-Londra che prima o poi verseranno alla causa.

Casalbeltrame è così lontana da Milano che domenica dovrò svegliarmi almeno alle 4 di notte per arrivare in tempo all'appuntamento.

E' così lontana da Milano che i panettoni hanno le confezioni in cinese.


Questa battuta era migliore quando l'avevo scritta questa mattina in un'email. Sti panettoni cinesi devono essere già andati a male.**



2011-01-18

Yabadabadoo.

Dopo quattro giorni di corsa un giorno di riposo fisico ci può stare.

Qualcosa del genere, ma senza le sigarette.


Poi ho realizzato che l'ultimo allenamento è stato ieri mattina (lunedì). Il prossimo sarà domani sera (mercoledì). Oltre 60 ore senza nessuna attività legata alla maratona?!?

Non è ammissibile.

Ho preso la corda e ho cominciato a saltare. Raggiunto quello che ritenevo essere il limite di sopportazione dei vicini (120 salti), sono passato ad addominali, spalle, schiena e braccia.
Flessioni, piegamenti, sollevamenti. Tutto quanto possa aiutare a mantenere stabile il busto durante la corsa. Gli anglofoni la chiamano "core stability". Fondamentale per aumentare l'efficienza del passo. E per continuare a correre quando finiscono le energie. E per fare colpo sulle pulzelle.

Infine, per non farsi mancare nulla, ho stirato due camicie.

Adesso sono davvero in gran forma. Mi guardo allo specchio e penso: "certo che le camicie che non si stirano sono davvero una grande invenzione".

Domani mattina non riuscirò ad alzarmi dal letto.

 (nella foto: il tentativo n. 128)

2011-01-17

Bollettino meteo.

Stamattina non avrei dovuto correre. Volevo andare di sera. Poi mi è stata prospettata una cena a base di Pizza da Mimmo (più buona di quella di Spontini). Prima di coricarmi ho puntato la sveglia.

Le gambe erano durissime per via del lungo di ieri. E del "defaticamento" dell'altroieri. E dei 12 km dell'altro altroieri. E dei 73 km totali della settimana scorsa.

La cena iperproteica non ha aiutato. Dovevo correre 9 km veloci stamattina, a tutti i costi. Dopo un giro al Parco Sempione mi sono infilato nei vicoli di Cairoli. Sono sbucato su Via dei Meravigli. Poi ho girato davanti al Litta su Via del Caffellatte (o del Cappuccino, non ricordo).

Non avevo energie. A Piazza Borromeo ho chiesto aiuto al Santo, ma non mi ha ascoltato. Giustamente.
Ho cercato di caricarmi di rabbia, passando dal dito di Cattelan. Vivo era il ricordo dell'altra volta. Ho fatto finta di niente e sono scappato in Cordusio.

Via Dante, di nuovo Parco Sempione e poi casa.

Ho realizzato che la settimana scorsa ho dedicato tre post al "sole". Il primo e il secondo erano sullo sciopero del quotidiano, il terzo una metafora per descrivere l'iniziativa dei Podisti da Marte.

Stamattina la mia corsa è stata caratterizzata dalla nebbia. E non si trattava solo del tempo.

Buon lunedì. Nebbioso.



2011-01-16

Bilanciamento settimanale.

O era bilanciazione?

In ogni caso: domenica, tempo di bilanci provvisori.


Allenamento.
Questa settimana ho caricato molto. Sia come carico delle singole uscite (solo una volta sotto i 12 km) sia come numero di uscite (5). Inizia a farsi sul serio.
Le ginocchia hanno reagito bene. Temevo soprattutto per il lungo della domenica. Ho avuto solo un lieve fastidio al ginocchio sinistro alla fine, quando sono sceso sotto i 4'.

Tabelle.
La settimana prossima si annuncia meno carica ma più veloce. Il fartlek di mercoledì ricorda molto quello dell'altra volta. Almeno questa volta so che m'aspetta.
Problemi per domenica. Devo simulare una mezza maratona. L'ideale sarebbe correrla, ma non ne ho viste di vicine. Se qualcuno ne conosce faccia un fischio, invii un piccione o un'email. Quello che riesce meglio.

 
Fundraising.
Positivo.
Donazioni significative durante la settimana (anche e soprattutto per il valore affettivo).
Conferma da uno sponsor, del quale vi parlerò non appena riceverò il logo.
I soldi raccolti non si contano prima della fine. Posso dire soltanto che se continua così, potrò evitare di vendere un rene per onorare l'impegno con l'EEIBA.
Grazie di rene.

Il lungo della domenica.

Mentre il brodo di gallina biologica bolle nella pentola, mentre i primi leggono "Il sole a Milano", mentre altri attendono di vedere il Milan sconfitto dal Lecce, scrivo questo post.

Sarò breve.

Per questa giornata la tabella prevedeva 14 km. Ne ho fatti 28.

Il perché è semplice: mi andava.

8 km li ho fatto con i Marziani. 2 km con Walter, un amico marziano. 18 km da solo.

Con Walter ci siamo dati il cambio: lui finiva il suo giro, io iniziavo il mio. Ci siamo lasciati a Parco Sempione, all'angolo di Via Pagano.

Da lì ho proseguito fino al Parco delle Cave. Un giro attorno ai laghetti e ritorno a casa. Totale: 18 km.

Stanco? Ho dormito così tanto che la gallina era tornata in vita e stava cercando di scappare. Mannaggia al biologico.

Affamato?
(nella foto: la mia cena)


Il sole a Milano.

 
Oggi a Milano splendeva il sole. Molti milanesi non se ne saranno accorti, ma quelli che erano per strada in centro dalle 9.30 alle 10.40 l'hanno visto.

Oltre 200 persone folleggiavano per le vie della Città. Corsa e camminata. Più la seconda che la prima. Ma eravamo così tanti, e così uniti, che bisognava aspettare tutti. Nessuno escluso.


Stamattina si è svolta la 22° missione dei Podisti da Marte. Per chi non avesse avuto la fortuna di correre con i marziani, o di vederglielo fare, la missione marziana consiste in un giro del centro di Milano, a una velocità non superiore a 6' al km (10km/h).


Le attività principali dei marziani sono: urlare, fischiare, consegnare fiori, correre attorno ai turisti giapponesi.


I marziani hanno due obbiettivi: fare capire ai terrestri che i podisti (esseri alieni) vengono in pace; promuovere un'associazione benefica, di volta in volta diversa.


Il primo degli obbiettivi credo lo si raggiunga sempre. Si consegnano fiori ai passanti, che ci guardano straniti, ma sorridenti. Si spiega, quando ci fermano, che non siamo cattivi. Che siamo come gli altri esseri umani: se siamo tristi piangiamo, se ci tagliano sanguiniamo. Se vediamo i turisti giapponesi urliamo.

Oggi ho detto a una signora che a Berlino, Londra e New York la gente fa la fila per vedere correre i maratoneti. Non solo i neri in mutande, che arrivano primi. Anche i gialli, i rossi, i bianchi, i ciccioni e i pelati in mutande.
Fanno la fila. A Milano pure sono in fila. Le macchine. Suonando il clacson e insultando quelli che corrono.
Alla fine la signora ha promesso che il 10 aprile sarebbe venuta a fare il tifo per noi. E senza macchina.


Il secondo degli obbiettivi è la beneficienza. Attaccato ai fiori che si consegnano c'è un bigliettino, nel quale si descrive brevemente la Onlus che si sostiene, e si riporta l'indirizzo internet.
Beneficienza. Un po' come questo blog, ma duecento volte più grande.


Oggi si raccoglievano anche fondi per il progetto "Wall-E". Per acquistare un misuratore di parametri che sarebbe stato donato alla Fondazione G. e D. De Marchi.
Maggiori spiegazioni si trovano qui e qui.

L'obbiettivo erano 1.600 euro. Se ne sono raccolti 2.270.


Capite perché oggi c'era il sole a Milano?






Altre foto, a breve, sul sito dei Podisti da Marte.
O sul blog del fotografo, Antonio Capasso.

2011-01-15

Correre con lentezza.

Prima di tutto: comunicazioni di servizio.
Domani mattina (domenica), appuntamento alle 9 a Piazza Cairoli. Corsa a ritmo molto leggero con i Podisti da Marte. Si distribuiranno fiori ai passanti nella migliore tradizione marziana e, soprattutto, si raccoglieranno fondi per la Fondazione de Marchi.

L'evento su facebook.

Il sito dei Podisti da Marte.

Oggi la tabella prevedeva defaticamento. Riposo? No, defaticamento. Non è facile da spiegare a chi non corre. Soprattutto a chi non è un malato-segui-tabelle-leggi-riviste-podista. Si corre, ma non si fatica.

Il segreto sta nell'andare a un'andatura lenta e con un ritmo cardiaco sotto i 140 battiti al minuto (ma dipende dall'età). Non so perché ho scritto "il segreto". Troppa pubblicità del Mulino Bianco da piccolo forse.

La distanza programmata per oggi era di 8 km. Per 7 km ce l'ho fatta a tenere un ritmo lento, sempre sopra i 4'40'' al km. Sempre sotto i 140 battiti al minuto.
In armonia con il mondo e con la natura intorno. Apprezzavo le foglie di Parco Sempione. Appese agli alberi come i soldati in autunno. Gustavo con il respiro la freschezza dell'inverno.
Sorridevo ai bambini che giocavano con la palla. Rassicuravo le madri dei bambini che giocavano con la palla sorridendo anche a loro. E anche ai padri, visto che c'ero.

Poi mi sono rotto e ho corso l'ultimo km in 3'54''.

Oggi ne ho approfittato anche per usare una parte dei nuovi acquisti: un paio di scarpe e due magliette.

nuovi acquisti


Le scarpe, decisamente più pulite delle altre, e la maglietta "I'm training for Milano City Marathon" le ho usate oggi. La maglietta dei Podisti da Marte la userò domani.

Come direbbe mio zio: Shabbath Shalom.

Come direbbe nonna Pina: copritevi.

2011-01-14

I consigli della nonna.


Dov'ero rimasto? Ah, sì, "ci vediamo tra 12 km".

Sceso dall'ufficio, mi trovo davanti al Razzo missile.

 (nella foto: il Razzo missile) 
 
Tolgo il lucchetto rosso. Tolgo il lucchetto nero. Metto le mani in tasca.
"E i guanti?
Azz. Li ho dimenticati su.
Li vado a prendere?
No dai che faccio tardi.
Si dai è meglio così.
Ok, adesso basta pensare che chi legge s'annoia.
Se non ci fossi tu.
"

L'inferno gelato si abbattè sulle mie mani. Fiamme di ghiaccio lambivano la pelle. Penetravano la carne. Aggredivano le ossa. Arrivato al portone di casa, le mani si presentavano come moncherini inutilizzabili.
Forse sto esagerando. Sicuramente erano molto screpolate. Più del solito almeno.

Mi sono tornati alla mente i consigli della nonna. Copriti che è freddo. Ma nonna? E' il 15 di agosto?!? Sì, ma quando finisci la partita c'hai freddo.
Io la schernivo. E finita la partita, attraversavo il paese con il bolide (la bici che ho a Milazzo) a petto scoperto. Perché la maglietta era troppo sudata.
E la mattina dopo tossivo, e tossivo, e tossivo...

(tuu, tuu, tuu)
"Pronto!"

"Nooonnuzza!!"

"Valerio!!!"

"Come stai?"

"Eh, c'amu a fari? (che dobbiamo fare?)"

"T'ho pensato stasera."

"Io sempre ti penso."

"Sì, nonna, anch'io. Ma ti ho pensato perché avevo freddo alle mani perché mi ero scordato i guanti. E mi è sovvenuto di quando mi dicevi di coprirmi."

"Ah, e picchì ti scuddasti? (perché te li sei dimenticati?)"

"Perché sono rimbambinutu (rincoglionito). Lavoro, corro, scrivo sul blog."

"Chi? (che cosa?)"

"Il blog, quella cosa su internet."

"Mh."

"Sai, quella cosa per l'EEIBA."

"Chi? (che cosa?)"

"L'EEIBA, l'associazione che aiuta gli elettricisti in difficoltà."

"Gli elettricisti? E che c'ancucchi cu gli elettricisti? (quale collegamento c'è tra te gli elettricisti?)"

"Ma perché sono in difficoltà."

"Ah, allora va bene. E' beneficienza."

"Esatto. Per gli elettricisti inglesi."

"Inglesi?!? Ma cu gl'italiani che moiunu i fami?!? No potivi fari pi i picciridditti malati?"

"E nonna, vediamo quello che si può fare per i bambini malati."

"..."

"Ho fatto anche una donazione a tuo nome. 10 sterline. Una piccola parte del tuo regalo di Natale, per fare vedere come si dona con Justgiving."*

"Vabbuò va, i ora chi fà? (e adesso che fai?)"

"Adesso vado a correre 12 km."

"a st'ura? (a quest'ora?)"

"Eh, stamattina nun mi sbigghiai."

"Copriti che prendi freddo."

"Certo nonna."

"U Signuri mi ti benedici."

"E di tia mi nun si scorda."
 
(nella foto: i consigli della nonna)





La corsa del venerdì/2

L'ho già detto che c'è di bello a correre il venerdì?
Ci vediamo fra 12km. Maria Diletta Damin

La corsa del venerdì.

Sapete che c'è di bello a correre il venerdì mattina? E' venerdì mattina.

E oggi è uscito anche il Sole.


Stamattina non sono andato a correre. Non mi sono svegliato al primo squillo. Quando ho riaperto gli occhi erano già le 6.30. Il tempo non sarebbe bastato per correre 12 km. E andare a lavoro in orario.

Ieri mi sono coricato tardi. Ho fatto altro. Partita a Scarabeo. Perso, ma ne valeva la pena.
Per correre c'è anche la sera. Maria Diletta Damin

Pronto a ricevere il Sole.


2011-01-13

Tendènze.

Oggi la tabella settimanale prevedeva riposo. E ho rispettato il Suo diktat con mooolta fatica.

Stamattina mi sono svegliato alle 7 e mezza. Stasera ho mangiato alle 20 e 40. Pubblico questo post e vado a letto. Mi guardo un film, leggo un libro, faccio altro.

Noia? No, gioia.

La gioia di essermi imbattuto in questo blog: http://piovonorunners.blogspot.com/

Un amico (che avrei tanto voluto coinvolgere nella Relay Marathon di Milano, grrrr), ha deciso di correre la Relay Marathon di Milano (grrrr) con altri. Aveva già fatto questa scelta prima che glielo chiedessi, sei giorni fa. E per questo perdono lui e i suoi amici. E li assolvo da ogni peccato.

Il post dell'intervista al New York Times aveva anche una funzione esorcizzante. Dopo avere visto il numero di contatti che questo luogo stava avendo (grazie), avere ricevuto email (grazie), citazioni in altri blog ben più prestigiosi (grazie), contributi alla Causa (grazie), cominciavo a pavoneggiarmi troppo (prego). Quantomeno più del solito.

Capitemi, sono un umile ragazzo di provincia, figlio di un falegname. Nato in una stalla insieme a un bue e a un asinello. Adesso la gente legge, interpreta e commenta episodi della mia vita terrena. Che cosa dovrei pensare?

Nella corsa, come nella vita, non è bene farsi trascinare dall'orgoglio e dalla superbia. Aumentano i battiti cardiaci, si dimenticano i veri obbiettivi, si rischia di perdere gli amici.

Poi ho ricevuto il messaggio di Carlo, che mi annunciava l'apertura del suo blog. Dopo essere rimasto "affascinato" dal mio.

Per i miracoli: race4charity@gmail.com
Per le indulgenze: Un fiorino!

(nella foto: il maratoneta si prepara a trasformare l'acqua in caffè)


Lo Sciopero del Sole.

Un tempo l'associazione immediata sarebbe stata questa.


Oggi è questa.

2011-01-12

Dreaming a New Hope.

Una Nuova Speranza per l'Italia


Valerio Scollo ha una laurea in legge, parla un italiano stentato e lavora a Milano. La sua vita è cambiata da quando ha deciso di correre per l' EEIBA.


"Scusa, stavo rispondendo alle domande di Rachel Donadio del New York Times"
"..."
"Adesso esco"
"Che è questa puzza in bagno? Che hai combinato questa volta?"
"Niente, niente. Ero solo un po' culo. Adesso esco."


2011-01-11

Pausa.

Nel linguaggio silenzi e parole hanno pari dignità. Nella corsa no. La parola (il lavoro) è più importante del silenzio (la pausa). Però a volte le pause aiutano.

Le pause consentono di apprezzare il lavoro. E danno a corpo e mente tempo per il recupero.

Oggi pausa. Oggi niente nebbia, pioggia o fatica di altro genere da raccontare.

Lascio la parola a un articolo apparso sul numero di dicembre di Runner's World Italia. Nell'articolo si parla della poca "internazionalizzazione" dei podisti italiani. E' interessante soprattutto un passaggio, che ho evidenziato.

Si ricollega idealmente a quello che ieri Manlio ha scritto qui. E che riporto in estratto qui sotto.
"Valerio, tra parentesi atleta GRC..., sta preparando la maratona di Londra alla quale è riuscito a iscriversi con una onlus inglese alla quale destinerà il denaro che sta raccogliendo. Il suo è un bel progetto, anche perché dimostra che anche noi italiani sappiamo correre per beneficenza e non soltanto sui tracciati di casa: qui c'è molto da fare perché all'estero si stanno facendo una brutta idea del runner italiano, ma ci torneremo. Per ora vi invito a far girare la voce sulla maratona di Valerio e sulla sua iniziativa, che lui descrive e aggiorna sul suo blog nato per l'occasione: fare del bene (anche con la maratona di Milano, dove organizzerà una staffetta)"
Non che me ne freghi tanto di quello che pensano all'estero. Non hanno neanche il bidet. Però dispiace essere ritenuti per principio inaffidabili. Solo perché italiani.
Consoliamoci, almeno siamo puliti. Al contrario di inglesi e francesi.

Vi lascio alle parole del direttore di Runner's World Italia. Buona lettura. E buona pausa.


p.s.
Per leggere cliccare sull'articolo.

2011-01-10

Scarpe pulite.

Stasera a Milano pioveva. Che buona sorte.

No, sul serio. La tapasciata in Brianza di ieri mi aveva lasciato le scarpe tutte incrostate di fango.

prima

Ho corso 12 km sotto l'acqua continua e scrosciante. I primi 2 km a 4'40''/km, poi sempre sotto i 4'30''/km. Gli ultimi 3 km sono sceso sotto i 4'10''/km. Questa volta non era un istinto qualsiasi a farmi correre così veloce. Era l'istinto di sopravvivenza.

Per fortuna avevo un obbiettivo ulteriore. Centrare tutte le pozzanghere che c'erano sul percorso. Per pulire le scarpe. Non certo perché era divertente (ciaf ciaf ciaf).

Non è stato facile trovare pozzanghere. Erano quasi tutti i laghi. Ma il risultato è premiante.

dopo

O no?

p.s.
Oggi questo blog è stato citato. Qui.
Grazie.

2011-01-09

Sensazioni e programmi.

Lo so. Quattro post in un giorno sono troppi. Sarà l'aria brianzola respirata stamattina. Non riesco a fermarmi.
Per chi si fosse perso i precedenti della giornata, di seguito i link diretti: "Brianza Alcoolica.", "Perego.", "Regole del mercante in fiera.".

E' domenica. Tempo di bilanci e programmi.
La settimana appena trascorsa è stata piuttosto impegnativa. Lunedì sci, da martedì a giovedì corsa e venerdì piscina. Domenica corsa.

La tabella è stata più o meno rispettata. Ho spostato un chilometro da mercoledì a giovedì e domenica ho corso a ritmo libero. Ho aggiunto il lavoro in piscina.
In totale sono stati corsi circa 59KM. Per voi, un estratto del mio diario:

Le gambe e le ginocchia hanno retto lo sforzo. Il corpo e la mente anche. Quindi tutto bene.

Una settimana del genere non è ripetibile. Da domani riprende il lavoro serio, quello che impegna almeno dalle 9 meno un quarto alle 20. Quello che assorbe la mente anche dopo l'uscita dallo studio. Quello che amo fare.

Sono necessari almeno due giorni di riposo fisico completo. E sarà più difficile rispettare la tabella. Conto di farcela. Se si prende un impegno lo si rispetta.

Domenica, 22° missione dei Podisti da Marte. Per chi è interessato a partecipare, tutte le informazioni sono qui e qui.

Ecco la tabella della quarta settimana. Buona ripartenza. E buona fortuna.