Una Nuova Speranza per l'Italia
By RACHEL DONADIO
Published: January 12, 2011
Milano, Italy — Valerio Scollo, 26 anni e una laurea in legge. Si occupa di diritto d'autore, derivati finanziari e operazioni straordinarie (addizioni e sottrazioni ndr). Ma un giorno la sua vita è cambiata. Ha deciso di correre la relay marathon di Milano e la maratona di Londra per l'EEIBA, una onlus inglese per la quale si è impegnato a raccogliere almeno 1.000 sterline. Noi del New York Times l'abbiamo intervistato nella sua casa a Milano, appena rientrato dalla corsa.
Come stai Valerio?
Bene grazie.
Potresti immaginarti delle domande più intelligenti.
Hai ragione. Chiedo scusa ai lettori del New York Times.
Puoi raccontarci del tuo progetto?
Veramente l'ho già fatto. Chiunque può leggere nell'intro (in alto a sinistra) e in un fiorino! (in alto a destra), qual è lo scopo del blog. Prima o poi riempirò anche le pagine in mezzo. Vi avviso quando lo faccio.
Il tuo blog sta avendo un enorme successo in giro per il mondo.
Abbiamo contatti da tutta Europa, dagli Stati Uniti e perfino dall'Indonesia.
Hai tanti amici su facebook allora.
Sì, ma non solo. Del progetto se n'è già parlato nel blog della Gazzetta dello Sport dedicato alla corsa. E dicono che presto se ne parlerà anche a Rovereto (TN). Superiamo i confini nazionali.
Da quando hai iniziato a usare il plurale maiestatis?
Da quando il nostro ego è diventato così grande che un bilocale non basta più. Pensa che ultimamente pubblichiamo un post al giorno. A volte anche quattro. Valerio non può fare tutto questo da solo, evidentemente.
Anche la terza persona?
Perché no?
Sii sincero, conti di vincere il premio Nobel per la pace grazie a questo blog?
Se devo essere sincero, punto all'Oscar. Il Nobel è troppo inflazionato.
Avrai il nostro endorsement.
Grazie.
Dicono che scrivi delle battute molto divertenti, e si chiedono il perché altri non ci riescono. Come riesci a creare battute così divertenti?
E' molto semplice. Una battuta è un micro-racconto e quindi vanno considerati anche funzione comica e ruoli attanziali.
Ma stai copiando le risposte di Luttazzi al Fatto Quotidiano?
Se si considera che le variazioni possono vertere inoltre su ampiezza degli scarti (basta sostituire una parola che attivi isotopie più distanti e l'effetto comico aumenta), sulle figure delle sostanze dell'espressione, sulle figure dell'espressione, sulle figure della forma del contenuto (nuclei, indizi, informanti: luoghi, oggetti, gesti), sulle figure del tempo, sugli orientamenti semantici del testo eccetera, si capirà perché è più semplice dire 'Scollo copia!'. Un po' di competenza però non guasterebbe, per diffamazioni così pesanti.
Ok, ma qualcosa di tuo?
Il segreto sta nell'usare la parola culo in mezzo alla frase. Se è usata troppo presto si perde l'effetto comico.
Ci puoi parlare dell'allenamento di oggi? Interesserebbe molto ai lettori del New York Times.
Certo Rachel. Oggi ripetute classiche, sulla distanza di un chilometro. Ho corso 1 km di riscaldamento, 1 km a 4'20''/km e poi 6 volte 1 km a 4'/km, con 1 km di recupero a 4'40''/km. In totale 13 km.
E sei riuscito a farle tutte?
Ehm.
I lettori del New York Times meritano di sapere la verità.
Va bene Rachel. La verità è dolorosa, ma va raccontata. I lettori del New York Times la meritano. Mi sono svegliato con un po' di pesantezza di stomaco. C'era la nebbia. L'umidità. Le prime due ripetute sono andate bene. Alla terza ho avuto un po' di fastidio. Comunque le prime cinque le ho finite tutte sotto i 4' al km.
Poi?
Devo dirlo?
La verità.
La cucina cingalese è molto buona. Ma non va mangiata la sera se la mattina dopo si corre. Soprattutto quando sono previste ripetute.
Sei riuscito almeno a completare il percorso?
La sesta ripetuta si è interrotta a 300m dalla fine. Ho corso solo 12,7 km. Per fortuna non c'erano persone intorno.
Adesso come ti senti?
Pronto per un altro Wattalappan.
Un grande uomo una volta ha scritto: "Nel linguaggio silenzi e parole hanno pari dignità. Nella corsa no. La parola (il lavoro) è più importante del silenzio (la pausa). Però a volte le pause aiutano." Tu che ne pensi?
Sono pienamente d'accordo con lui. Non lo conosco personalmente, ma da quello che scrive deve essere molto bello.
A nome dei lettori del New York Times ti ringrazio. Forse è il caso che adesso tu esca dalla doccia.
Eh?
"Valerio, è mezz'ora che sei nella doccia. Esci che sono già le 8 e un quarto."
"..."
"Adesso esco"
"Che è questa puzza in bagno? Che hai combinato questa volta?"
"Niente, niente. Ero solo un po' culo. Adesso esco."
E' stata aggiornata la Hall of Fame. Quando ho controllato Justgiving mi sono commosso.
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