Questo blog non sarà più aggiornato.
Il Maratoneta continua a pubblicare su http://piovonorunners.blogspot.com/
Ci vediamo lì.

2011-02-25

Forlimpopoli.

L'Italia è un paese straordinario. Memorabile, direbbe qualcuno.

Ci sono posti mitologici. Nella mia vita ero stato a Canicattì (quando ne ho constatato l'esistenza ho iniziato a credere a Babbo Natale), Mongiuffi Melia, Militello Rosmarino, Pescasseroli. Mi mancavano solo Forlimpopoli e Vergate sul Membro. Oggi sono stato a Forlimpopoli. Una giornata memorabile.

Forlimpopoli è un ridente paesino vicino Forlì. Il tassista che ci ha portati a destinazione (da Forlì, non da Milano) sostiene che Forlimpopoli è molto meglio di Forlì. A Forlì son tutti cinesi. E poi ci sono i rumeni che rubano le batterie delle auto. Ha dato altre motivazioni, credo. O ha parlato di quanto il milan sia una grande squadra e abbia un grande presidente. Non lo so. Dopo le affermazioni in sequenza su cinesi e rumeni ho tappato le orecchie e immaginato Postcards from Italy dei Beirut.

In compenso la Rocca di Forlimpopoli è molto carina.


Nulla in confronto al Castello di Milazzo, ovviamente.


Forlimpopoli avrà anche un nome gradevole, ma è comunque a circa 300 km da Milano. In giornata sono 600 km. Quasi 14,22 maratone. Un'enormità per uno abituato ad andare a lavoro in bici. E oramai uso a incollare il fondoschiena alla sedia per dodici ore.

Il biglietto del ritorno da Forlimpopoli prevedeva l'arrivo alle 20.10. Ottimo per l'allenamento serale. E se per caso la riunione si allunga e perdo il treno? Se non riesco a correre i miei 12 km?

Stamattina sono andato a correre. Nonostante il cingalese della sera prima. Avevo già raccontato, tempo fa, i terribili effetti che il cibo cingalese mangiato la sera ha sulla corsa della mattina.

La sveglia ha suonato alle 5.40. L'ho spenta. Una voce esteriore mi ha sussurrato che c'era l'allenamento. Ho grugnito. Da entrambi i lati. Quando ho riaperto gli occhi erano le 6.10. La voglia di correre era pari alla voglia di continuare ad ascoltare il tassista di cui sopra. E se per caso la riunione si allunga e perdo il treno?

Il primo km di allenamento l'ho fatto correre al mio sosia ubriaco. Un corpo stanco, assonnato e decadente che si trascinava per Parco Sempione. Basta, mi son detto, oggi si fa una cosa importante. Si va a Forlimpopoli. Non posso presentarmi demoralizzato, per colpa di un allenamento insoddisfacente.

Ho recuperato le forze, e quel poco di dignità che mi rimaneva, e ho finito i miei 12 km col sorriso. 3 km in 4'37'' al km, 3 km in 4'16'' al km, 3 km in 4'25'' al km e 3 km in 4'06'' al km.

Allungo finale per limare un decimo.

Poteva iniziare meglio la giornata?

Sì, anziché la Rocca di Forlimpopoli potevo vedere il Castello di Milazzo.

2011-02-23

La Premiazione.

Alla presenza della stampa internazionale, il maratoneta consegna il premio al Vincitore.

un sorriso per i fotografi


E in esclusiva per i lettori di Milano-Londra, l'intervista ad Angelo. Il Vincitore.

Allora, che cosa si prova a essere il vincitore di OK il tempo è giusto?
Alla grande. E' il giorno più bello della mia vita.*

Che cosa vuol dire vincere questo premio?
E' una sensazione fantastica. Non ho mai vinto una scommessa. Da domani mi gioco tutto su Bwin.

Hai qualcuno da ringraziare?
In primo luogo l'EEIBA, senza la quale non ci sarebbe stato alcun premio. Settore, che ci illumina con i suoi post (e che ha scritto e autografato il libro, ndr). E la mia fidanzata, che mi ha sostenuto quando temevo di non riuscire a vincere.

Da casa tutti si chiedono come sei riuscito a indovinare il tempo giusto.
Non è stato facile. Ho letto tutti i post di Milano-Londra, per seguire l'evoluzione degli allenamenti di Valerio. Ho letto anche il post in cui si spiegava come cucinare le lasagne. Sulla base di questi dati ho sviluppato un grafico, realizzato una simulazione al computer con agenti software, chiamato un amico alla NASA e bam, trovato il tempo giusto!!

Sul serio?
Scherzi? E chi lo conosceva sto Valerio fino alla settimana scorsa? Ho visto sulla pagina della mezza di Verona che dall'ultima gara era migliorato di due minuti e mezzo. Ho fatto cifra tonda: tre minuti dall'ultimo tempo.

Adesso che conosci così bene Valerio, sai indovinare i tempi dell'allenamento di oggi?
Mmm. Secondo me Valerio oggi ha corso 12 km, dei quali 2 come riscaldamento. Poi s'è fatto due giri da 3 km in circa 11'50'', con due recuperi da 1 km in 4'15''. Infine 2 km in 7'56''. Ho indovinato?

Uhau!! E' incredibile, come hai fatto?
E' molto semplice, ho visto la tabella della settimana, ho controllato le temperature medie di Milano nell'ultimo mese e ho consultato uno zio sciamano.

Davvero?
Scherzi? Queste fregnacce le ha scritte di sana pianta Valerio. E sinceramente si sta dilungando pure troppo.**

Giocherai ancora a OK il tempo è giusto?
Punto al triplete: Verona, Milano e Londra.

Una dichiarazione al mondo?
Forza Inter!!



*Angelo e Valerio tengono a precisare che questa intervista è stata rilasciata prima del gol di Gomez in Inter-Bayern Monaco. 'Tacci sua.
** Voglio davvero ringraziare Angelo. Non solo perché ha donato all'EEIBA. Non solo perché ha scommesso su un tempo decisamente ottimistico. Non solo perché si è prestato a questa intervista. Ci tengo a ringraziarlo perché la ama. Sempre. E i bavaresi sono dei tripponi mangia crauti.

2011-02-21

Bilanci e tabelle. Decima settimana.

Eccezionalmente, il settimanale appuntamento con i bilanci e le tabelle si tiene di lunedì.

Domenica lo spazio doveva essere lasciato al Vincitore.

La settimana appena trascorso è stata densa di emozioni.

Lunedì ho depositato i moduli di iscrizione delle due squadre per la staffetta di Milano. A breve saprete i nomi dei partecipanti.

Venerdì sono stato menzionato per la seconda volta nel blog di Settore (che mito).

Domenica è successo quello che è successo.

La raccolta per l'EEIBA procede bene, grazie anche a OK il tempo è giusto!
E soprattutto grazie a chi fa le donazioni.

Per chi vuole contribuire, ricordo che questa è la pagina per donare: http://www.justgiving.com/Rexel-UK-Green-Team
E che qui ci sono le istruzioni in italiano: http://milanolondra.blogspot.com/p/justgiving.html

La settimana appena trascorsa è stata veloce. A tratti frenetica.

La settimana che viene prevede un carico di km maggiore, ma a minore velocità. Milano e Londra si avvicinano. Soprattutto per Londra, si dovranno macinare tanti chilometri, mantenendo il ritmo cardiaco più basso.


Il programma:
Lunedì: 12 km di recupero dopo le fatiche di Verona.
Mercoledì: leggere ripetute a scalare. 2 giri da 3 km e 1 da 2 km. Nel mezzo, recuperi da 1 km.
Venerdì: c'è un allenamento molto carino. Ne avevo letto su un vecchio numero di Runner's World e appena l'ho visto in tabella mi sono emozionato.
Domenica: lunghissimo da 34 km. Si fa sul serio.

In totale saranno circa 70 km. Nella sesta e nell'ottava settimana ne avevo corsi di più. Ma non avevo appena corso la Romeo & Giulietta Half Marathon. Il corpo si merita un po' di riposo ogni tanto.


L'allenamento del lunedì

Dopo le emozioni di domenica correre 12 km tranquilli può essere una tortura. Niente bambini che tendono la mano. Niente signore anziane che urlano il tuo nome. Nessun romano a scatarrare al tuo fianco. Una noia mortale.

Per evitare di cadere nella "depressione" post gara adotto alcuni accorgimenti. Musica allegramente depressiva. Percorso emozionalmente evocativo.


Il Duomo è un passaggio necessario.

Attraversamento di Palazzo Reale. Dopo la gara di ieri potrei anche trasferirmi qui.

La Statale di Milano. Non è la mia Università. Milano-Trento a/r sono più di 12 km, per questa volta devo accontentarmi.

Via Lamarmora. E' dove si teneva il corso per l'esame da avvocato. Dove ho conosciuto Carletto e Giusy, della quale parlerò a breve.

Parco della Guastalla e la Sinagoga di Milano. I militari che piantonano l'ingresso. Speriamo bene.

Palazzo di Giustizia. Forza Ilda.

Biblioteca della Sormani. Mi dispiace per la cartolina che non Le ho mai mandato, Prof. Calì.

Palazzo Durini. Un saluto ai Campioni d'Italia, d'Europa e del Mondo.

Via Montenapoleone 10. Dove avrei potuto essere e, per fortuna, non sono.

Palazzo Marino. Allora, la chiudiamo al traffico questa città?

Parco Sempione. Verde e marrone. Dentro la mia città.

L'Arco della Pace.

Questo è tutto gente. Buon inizio settimana.

2011-02-20

Il Vincitore.

Angelo è il Vincitore. Il Vincitore della prima edizione di OK il tempo è giusto!

Non ho idea chi sia Angelo. Ha fatto una donazione all'EEIBA. Mi ha inviato un'email con una scommessa assurda a OK il tempo è giusto! Ha vinto.

Angelo ha scommesso che avrei completato la mezza maratona di Verona in 1 ora 24 minuti e 01 secondi.

Quando è arrivata la puntata volevo rispondergli che non avrei mai e poi mai potuto fare quel tempo. Potevo correre la mezza in 1 ora e 26 minuti. 1 ora e 25 minuti al massimo. 1 ora e 24 minuti era davvero troppo. E se invece poi ci riesco? Meglio che non gli rispondo.

Angelo non ha idea di chi io sia. Ha fatto una donazione all'EEIBA dopo aver letto l'appello di Settore. Ha tirato a indovinare, e ha vinto una copia de Il pugno invisibile - Essere Giovanni Parisi. Gliela farò avere il prima possibile. E con enorme piacere.

(nel video: Angelo ha saputo di essere il Vincitore)


La Romeo & Giulietta Half Marathon

I veronesi non hanno grande fantasia. E Romeo e Giulietta c'hanno davvero rotto i cabasisi.

Mi sveglio storto. Ho mal di pancia. Ho sonno. Paura.

Di solito prima delle gare non dico il mio obbiettivo. Non creo aspettative a me e agli altri. Questa volta ho dichiarato pubblicamente che avrei corso la Romeo & Giulietta Half Marathon cercando il personale, cioè il miglior tempo sulla distanza.

Un mese prima, a San Gaudenzio, avevo corso in 1 ora 27 minuti e 01 secondi, 4 minuti e 08 secondi al km di media. Una velocità mostruosa. Mi sembrava.

Per riuscire a limare quel tempo pianifico la gara. Correrò ogni km in 4 minuti e 05. Se ho ancora energia, negli ultimi 3 km cerco di stare sotto i 4 minuti di media. Pensavo.

Se avessi potuto scommettere, avrei puntato su 1 ora 25 minuti e 50 secondi. A essere ottimisti. Credevo.

A causa del blocco del traffico, Zio Moreno mi accompagna alle 8 e 30 alla partenza. Alle 9 partono i maratoneti, alle 10.15 i mezzimaratoneti.

Decido di guardare i fratelloni della maratona.

La partenza mette i brividi. Più di 2.000 persone (a Londra saremo 40.000) partono all'unisono per iniziare una delle più grandi e inspiegabili fatiche di massa dell'era contemporanea. 42 km e 195 metri li aspettano. Preparano l'evento da mesi, forse da anni. Qualcuno magari, per scommessa, da poche settimane. Sono tutti lì, donne, uomini, vecchi e giovani. A guadagnare metri alla fine. Verso la gioia del traguardo.

Devo pisciare. Devo sempre pisciare almeno tre volte prima della partenza. Come all'università, prima degli esami.

Vado verso lo spogliatoio. Prima puntata alla latrina. Mi cambio. Seconda puntata alla latrina. Chiamo Ruggiero per capire dov'è. Terza puntata alla latrina. Vado alla partenza.

Un chilometro di riscaldamento, entro nelle gabbie, e mi stretcho. Incontro Ruggi e Andrea. Ruggiero correrà la Strongman quest'anno. Andrea la corse l'anno scorso. Il tempo di farli conoscere e dobbiamo partire.

Mentre scrivo mi sudano le mani.

Lo sparo.

Cerco di raggiungere la testa per avere più spazio. Siamo 6.000 alla partenza e non è piacevole restare imbottigliati nel traffico.

Il mio obbiettivo era di correre i primi 18 km a una media di 4'05'' al km. Finisco il primo km in 3'55''. E sto bene. Niente affanno, niente acido lattico, niente stanchezza. Vuoi vedere che Morea ha fatto bene a puntare su 1'22'00? Penso.

3'55'' al km è davvero troppo. Mi pongo come obbiettivo di restare sotto i 4 minuti al km.

Il percorso quest'anno spezza le gambe. Ci sono molti più saliscendi dell'anno scorso. In compenso il clima è perfetto. Nubi coprono il sole. Freddo ma non troppo.

Non incontro Gigi di Bergamo, il podista con il quale avevo ingaggiato una lotta all'ultimo secondo alla scorsa mezza maratona. In compenso becco Massimiliano di Roma. Un uomo lupo in completo da corsa. Restiamo insieme dal 10° al 15° km, prima che lui decida di rallentare per scatarrare meglio. La corsa è uno sport per gentiluomini...

Non guardo il tempo totale fino al 18° km. Non voglio sapere quanto sto facendo, anche se posso immaginarlo. Al 18° km l'orologio segna 1 ora 11 minuti e 50 secondi. Se continuo così posso finire sotto 1 ora e 24 minuti. Meno di 4 minuti al km. Due muri, questi, che mi sembravano neanche scalfibili fino al giorno prima. Ma che dico, fino alle 10.12 di stamattina.

Niente sfide con altri podisti. La stanchezza si sente tutta e negli ultimi km non riesco ad aumentare il ritmo più di tanto.

Il Ponte di Castelvecchio, manca davvero poco. L'ultima, pesantissima salita. Penso.

Piazza delle Erbe. "Forza!" "Vai!" "Dai che è finita!" Urlo alla folla presente.

Due vecchiette colgono il messaggio. Leggono il mio nome dietro la maglia e urlano "Forza Valerio!"

Se non stessi cercando di abbattere il muro di 1 ora e 24' mi fermerei a baciarle. In bocca.

L'Arena. Minchia, me l'ero dimenticata. Passerella di legno stile molo galleggiante. Discesa ripida nell'arena. Risalita spacca gambe. 'tacci loro.

La folla. E' davvero finita. Il traguardo. Dov'è Zia Carmela?

"Valerio!!" Mi giro. La riconosco. Le mando un bacio. E scatto.

Zia Carmela l'arrivo lo vede così.

Sono quello al centro con la maglietta bianca e la chierica

Calpesto la linea del traguardo. Urlo. Abbraccio la ragazza che mi vuole dare la medaglia da finisher. Urlo.

Piango.

Ritrovo Zia Carmela e l'abbraccio forte forte. Piango.

Il risultato ufficiale è 1 ora 23 minuti e 27 secondi.

Resta solo da festeggiare.

Ti scatto una foto. Vediamo com'è venuta.
 (nella foto: l'emozione di Zia Carmela)
Te ne scatto un'altra.
(nella foto: Zia Carmela ancora visibilmente emozionata)
L'assalto di una groupie.
(nella foto: Jo Cocker)

Il maratoneta cede al fascino di Jo.

I believe I can fly.

Il maratoneta ha fame.

Il maratoneta fa la fila insieme agli altri. Se solo sapessero...
...che ha appena fatto una puzzetta.

Grazie di tutto.