Un'amica ricordava con nostalgia le partite che facevamo da piccoli. E rifletteva, amaramente, che ne aveva oramai dimenticato le regole.
Sperando di fare cosa gradita a entrambi:
Il mercante in fiera
Le regole descritte sono quelle in uso a Milazzo (ME). Ma immagino che siano uguali in tutta Italia.
Si gioca a mercante in fiera con due mazzi di quaranta carte, raffiguranti persone (ad es. il lattante), animali (ad es. la foca) o cose (ad es. la gondola). Le figure dei due mazzi sono uguali, mentre il dorso è di colore differente.
Uno dei giocatori fa il mercante. Il mercante prende uno dei due mazzi e distribuisce, a modico prezzo (ad es. 1 euro), una carta a tutti i partecipanti. Le altre carte sono vendute all'asta. Il mercante decide quante carte vendere di volta in volta (di solito un numero compreso tra 1 e 4). Più il mercante è bravo, più soldi riesce a raccogliere con l'asta. E a far divertire i partecipanti. A Milazzo abbiamo Pippo, un'istituzione. Temo che non sia disponibile per trasferte. Però se volete mi informo.
Esaurite le carte del primo mazzo, si prende il secondo mazzo. Da questo vengono estratte 5 carte, senza che nessuno ne veda le relative figure. Le carte vengono posizionate una accanto all'altra al centro del tavolo. I soldi raccolti con la vendita iniziale e con l'asta vengono distribuiti su ciascuna delle 5 carte, in ordine crescente. Il quinto premio è la beffa (u chiaccu). Il valore è solitamente pari al prezzo della prima carta (1 euro).
Le carte del secondo mazzo che avanzano, quelle non vincenti, vengono estratte una ad una. Con grande sadismo del mercante. Alla fine resteranno solo 5 carte in mano ai partecipanti. Il primo e l'ultimo premio vengono estratti insieme.
Credo di avere detto tutto. Se manca qualcosa, o avete domande, commentate pure.
Buon divertimento.
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