Il primo premio l'avrebbe invece dovuto vincere il pappagallo. O la giraffa. Le carte che avevo comprato all'asta. O perfino l'ananas. Anche se in questo caso avrei dovuto dividere il premio con Fabio, partner della joint venture (operazioni di finanza straordinaria in Sicilia!!).
Purtroppo tutte queste carte hanno perso. Nel primo caso, il caro Gino, ennesimo temerario, non l'ha avuta vinta con la maledizione del lattante. La carta è uscita tra le prime venti. Delle cinque carte che aveva, nessuna ha vinto un premio.
Nel caso di pappagallo, giraffa e ananas, l'EEIBA non ha ricevuto alcun premio. Fin dall'inizio, infatti, avevo dichiarato che avrei giocato per beneficienza. E' stato il primo anno che non ho vinto qualcosa. Solo negli ultimi due anni mi ero aggiudicato due primi premi, un secondo e un terzo premio. Partivo come favorito. Nulla. Mai dichiarare come si intende spendere il premio. Mai farsi aspettative.
In compenso, con grande generosità, il vincitore del primo e terzo premio (un totale di 50 euro) ha donato 10 euro alla causa (8,50 sterline).
E' così che mio cugino, sempre quello, è diventato il primo a donare per l'EEIBA.
Non solo, avendo donato 10 euro, entra di diritto nella Hall of Fame, e si aggiudica il souvenir ricordo della maratona. Quando si dice culo.
(nella foto: un ragazzo fortunato. Riceverà un souvenir della maratona)
P.S.
A fine serata il Dott. Venuto ci teneva a segnalare la sua presenza.
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