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Ci vediamo lì.

2011-04-10

Il Barbapapà Rosa.

Non c'è stata speranza per nessuno.

Mai nella storia di OK il tempo è giusto! una vittoria a OK il tempo è giusto! era stata così eclatante.

3 ore 30 minuti e 05 secondi. Questo è stato il tempo della squadra Milano-Londra vincitrice della Staffetta di Milano.

3 ore 30 minuti e 00 secondi. Questa era stata la scommessa di Ilaria.

Ilaria è la vincitrice della copia di Studio illegale con dedica personalizzata dell'autore!!

Solo, Federico Baccomo e Ilaria conosceranno il contenuto della dedica. Che culo fortuna.

Ma quale squadra Milano-Londra ha vinto la staffetta di Milano? Lo scoprirete solo leggendo questo interminabile post.

LA STAFFETTA DI MILANO
PROLOGO
Le premesse c'erano tutte per la vittoria della Squadra B. Secondo gli insegnamenti dei Podisti che Piovono, Giovanni (Squadra B) era stato al Vinitaly tutta la giornata di sabato. Valerio  (Squadra B) avevo bevuto due pinte e un gin tonic giovedì.
Federico (Squadra A), invece, non beve birra dal giorno del suo quinto compleanno. Tsé!

La sera prima della gara, tutti gli staffettisti si erano ritrovati per la pizzata organizzata dalla Fondazione de Marchi.
Federico ha ordinato una vegetariana. Io ho ordinato una calabrese (cipolla e salame piccante).
(per inciso, unica nota stonata della splendida serata è stata la pizzeria "Lo Zenzero" di Milano: scortesi, scarsi e cari in modo anomalo).

Giovanni, sempre lui, aveva perso l'ultimo treno da Verona a Milano. Si era intrattenuto a oltranza con un gruppo di giocolieri bulgari. Aveva dovuto insegnare loro l'arte del clic clac. Per sdebitarsi l'avevano riaccompagnato a Milano nottetempo
Perlomeno questa è l'interpretazione che do a "Vale non ti posso spiegare, ho perso l'ultimo treno per Milano, arrivo all'1 di notte".

Stefano (Squadra A) aveva speso tutta la giornata di sabato a comprare mobili IKEA. E tutta la serata a montarli.

Demetrio (Squadra B) tornava allenatissimo dai playoff di floorball con il F.C. Molotov Milano.

Martina (Squadra B) era molto abbronzata. Giusy (Squadra A) aveva un polpaccio indolenzito.

Valerio aveva visto Boris il Film il pomeriggio di sabato.

Tutte le premesse perché la Squadra B vincesse e la Squadra A perdesse.


(Nella Foto: gli atleti della Fondazione de Marchi.
Tranne Stefano, alle prese con il montaggio di un BESTÅ particolarmente ostico.
E Giovanni, intento a imparare il bulgaro)

LA GARA
Federico v. Valerio
Con Federico aspetto la partenza. C'è anche Carletto, dei Piovono Runners. Io e Fede ci guardiamo. Sorridiamo. Partiamo.

Carletto avrà forse visto quello scambio di sorrisi. Amici che si conoscono da una vita e che correranno insieme fino al primo cambio. Avrà pensato.

Illuso. Atleti iper competitivi pronti a usare ogni risorsa fisica e mentale per far vincere la propria squadra. Ecco chi aveva davanti.

Federico aveva in programma una corsa intorno a 4'30'' al km. Io intorno a 4' al km.

Dopo 500 metri di corsa insieme abbandono Federico e parto al mio ritmo.

Il caldo torrido e il sole agostano fiaccherebbero chiunque. Ho bisogno di stimoli.

Inizio a chiacchierare con un atleta di Busto Arsizio, Luis. 22 anni, origini cilene. Con il desiderio di chiudere il suo tratto con un ritmo inferiore a 4' al km.

Perfetto. Io e Luis arriviamo insieme al 13° km. Gli ultimi 700 metri allungo per dare il cambio a Giovanni.

Bilancio iper positivo: 3'58'' al km di media, 2 bambini e 3 adulti ai quali ho dato il cinque. Tanti urli per incitare i tifosi (il prossimo anno saranno di più).

Fede arriva 7 minuti dopo. Esattamente come aveva programmato, 4'28'' al km. Una macchina da guerra, c'avrei scommesso.

Giovanni v. Fabio
Giovanni scatta senza parlare. Sa che dovrà correre più forte del leone o sarà gazzella (nel senso che me lo sbrano).

Leggo in Fabio una grande impazienza. "Quando arriva Federico?" "Ho tenuto il mio ritmo, se anche lui tiene il suo arriva tra circa 7 minuti".
Morde il freno il ragazzo. Quando arriva Federico parte che neanche Usain Bolt.

Con Federico mangiamo, ci asciughiamo il sudore e partiamo alla volta di Porta Venezia. E' lì che avverrà il secondo cambio. E' lì che Fede e Giova incontreranno Stefano e Demetrio.

Arrivo di corsa al cambio. Piccola vedetta siciliana, osservo il fiume di gente che sciama. Urlo per tifare. Urlo quando vedo Giovanni.

Demetrio mi sente. Si prepara. E scatta appena ricevuto il testimone da Giovanni.

Stefano è impaziente. Quanto ci vuole? Avevamo 7 minuti di vantaggio. Vediamo quanto ha recuperato Fabio su Giovanni.

Poco meno di un minuto. Grandissimo Giovanni.
Update 11/4/2011: Il distacco tra Fabio e Giovanni e' di soli 32 secondi. Grandissimissimo Giovanni!!

Stefano v. Demetrio
Stefano voleva correre due tratti della staffetta. Si allena per gare ben più impegnative.

Da come scatta quando riceve il testimone, capisco che delle gare ben più impegnative non gliene frega una cippa in quel momento.

Raccolgo Giovanni, che vaga in cerca di una birra, e Fabio, che vaga in cerca di una vasca d'acqua gelida. Mangiano e insieme a Fede partiamo alla volta del terzo cambio.

Viale Papiniano è piena di gente. Non eravamo stati i soli ad avere avuto questa idea.

Giusy si lamenta che il polpaccio le fa male. Tattica? No.

Martina è pimpante e carica. Aspettiamo Stefano e Demetrio. Quanto avrà recuperato Stefano? Non troppo, mi auguro.

Demetrio arriverà forse due minuti prima. Due minuti di margine per Martina, la neofita e neolaureata del gruppo. Si può fare. Penso.

"Non è possibile". 11 km di caldo asfissiante dopo rivedo Stefano. Aveva superato Demetrio. Da il cambio a Giusy. Martina spalanca gli occhi.

Stefano è sgargiante. Ha compiuto un'impresa straordinaria. Lui, che non aveva mai corso una gara sotto i 21 km.

Due minuti e mezzo dopo arriva Demetrio. Distrutto. Quel caldo avrebbe tagliato le gambe a chiunque. Demetrio è alto 1,90 m e ha tanti capelli. Non c'entra niente, ma volevo fare notare che ho corso più veloce di uno alto 1,90 m e con tanti capelli.

Giusy v. Martina
"Ce la puoi fare Martina! Puoi recuperare Giusy!!!".

Credo a quelle parole? No, ma magari aiutano.

7 km sono pochi, dobbiamo muoverci subito. Da Viale Papiniano prendiamo rotta in direzione Lanza, per vedere l'arrivo.

La metro si fa vedere dopo 18 minuti (grazie Comune). Ed è stracolma di gente. Mi infilo ma sono solo.

Scendo a Lanza e corro fino al percorso. Trovo la bandiera dei Podisti da Marte e mi unisco a loro nel tifo. 300 metri dal traguardo.

Dov'è Giusy? Dov'è Martina?

Una maglia arancione. Urlo. Mi vede. Sorride. Allunga il passo. Mi emoziono neanche avessi visto il Principe Milito.

E' Martina. "VAAAAAIIIII MARTINAAAAAAA!!!!!".

Subito dopo arrivano Giovanni e Fabio. "ERA MARTINA!!! E' PASSATA MARTINA!!!". Giovanni esulta. Fabio un po' meno. Vanno al traguardo per recuperarla.

Aspetto altri 10 minuti e di Giusy non c'è traccia. Che si sia infortunata?

Era già passata. Stringendo i denti, mantenendo un ritmo sostenibile per il suo ginocchio. Ma era passata.

E me l'ero persa.

Squadra A: 3 ore 30 minuti 05 secondi.
Squadra B: 3 ore 30 minuti 39 secondi.

EPILOGO
Ci siamo ritrovati in qualche modo 30 minuti più tardi.

Ho fatto in tempo a perdere la voce tifando per ogni povero podista che correva sotto quel sole micidiale, in attesa di Giusy.

Stefano è dovuto scappare subito. Le incombenze del trasloco lo assalivano. Anche Giusy e Demetrio sono dovuti tornare a casa. Il polpaccio di Giusy faceva troppo male per restare in giro.

Noi superstiti ci siamo ristorati per un poco con gli altri della Fondazione de Marchi, prima di collassarci sotto un albero di Parco Sempione.

Ci siamo divertiti. E abbiamo raccolto pù di 200 euro per la Fondazione de Marchi (la cifra esatta sarà comunicata alla fine).

E il Barbapapà Rosa? Era la mascotte della Fondazione de Marchi.

(nella foto: in alto da sinistra a destra Demetrio, Fabio, Giusy, Martina, guardone, Cristo
in basso da sinistra a destra Giovanni, Federico, Valerio, Barbapapà.
Stefano era alle prese con il montaggio di un FRAMSTÅ particolarmente ostico)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Che giornata fantastica!
Compresa una rissa evitata vicino alla Bocconi!
Grazie Milano.
Grazie staffettisti.
Grazie Valerio.

Ilaria Pizzella ha detto...

HO VINTOOOOOOOOOOOOOO!!!!

Valerio ha detto...

E' vero!! C'erano cosi' tante emozioni da raccontare che ne ho dovuta saltare qualcuna:
1) Demetrio ha lanciato una spugna bagnata dentro il finestrino di una macchina, addosso a uno che stava attraversando il percorso (mitico!!) (Demetrio, non l'uno);
2) Giovanni si e' sentito dire: "ue' ma venite da Guantanamo?" (per via della maglietta arancione);
3) Stefano finita la gara ha montato meta' armadio, un letto intero, un mobile da soggiorno e uno da bagno.
Siamo stati degli eroi!!!

Valerio ha detto...

E Ilaria ha vinto, ma questo lo si era gia' scritto :oP

Anonimo ha detto...

SONO TORNATA A CASA COSì HO POTUTO LEGGERE LA TELECRONACA DELLA STAFFETTA DI MILANO..HO CAPITO SOLO CHE SIETE STATI EROICI E CHE VI SIETE DIVERTITI:Q.B.!!
E ADESSO IL TUTTO X TUTTO X LONDRA!! SEI FORTE,AMORE DI ZIA,SARA' COMUNQUE UN TRIONFO!
BACI DA VERONA