Questo blog non sarà più aggiornato.
Il Maratoneta continua a pubblicare su http://piovonorunners.blogspot.com/
Ci vediamo lì.

2011-01-28

Milazzo di notte.

Questa mattina (venerdì) non mi volevo alzare dal letto.

Avevo promesso che stasera sarei andato a teatro. Glielo dovevo dopo tre sere passate a correre e aggiornare il blog.

Quindi le dissi: "se riesco a svegliarmi alle 5.35 e vado a correre i miei 14 km la mattina, la sera sarò libero per andare a teatro. Se ci riesco vengo con grande piacere a teatro!". Un modo elegante per promettere qualcosa che so di non poter mantenere (UAH UAH UAH).

La sveglia suonò. La staccai. Chiusi gli occhi. Un motore immobile e silenzioso mi spinse. O fu un calcio. Balbettai qualche scusa. Il motore immobile mi buttò giù dal letto.

Mi vesto come al solito. Aggiungo una maglietta verde vomito sopra la maglia a maniche lunghe nere. Oggi sono 14 km e faccio un giro in città. E' bene che le macchine mi vedano.

Parto e il corpo si muove. Anche se le gambe non rispondono. Vanno per i fatti loro, scoordinate. Si ribellano.

Basta chilometri! Basta sveglie all'alba!

Si fa come dico io! Sentenzia la mente. Ma resta inascoltata.

Primo chilometro affannato. Secondo chilometro sopra i 4'40''.

Qui va tutto a ramengo.

Proviamo a risollevarle con la politica, passiamo dalla sede PD di Via Ercole Ferrario.

Niente.

Lì la mente ha una grande pensata. Sicuramente migliore di quella della sede del PD.

Gli ultimi tre post di Milano-Londra erano tutti in qualche modo ricollegabili ad amici milazzesi: Claudio, Gino, Carrò. In Via Ferrario abita un amico di Milazzo.

Forse non era il PD. Forse le mie gambe hanno nostalgia del mare. Come dice quell'aforisma copincollato in fondo al blog.

Portiamole a (Via) Milazzo.

Entro su Via California, da lì in Via Solari e poi i Bastioni. Le gambe finalmente si svegliano. Anche troppo. Un km in 4'20''.

Ai Bastioni rallento, aiutato dallo smog. Correre su una delle circonvallazioni di Milano non è stata una grande idea.

Il piombo nei polmoni mi rallenta. Ma le gambe non le ferma più nessuno. Sognano un blu che non può essere sporcato dal tanfo del traffico.

Entro nella Cerchia dei Navigli, più breve. Ho come la sensazione che non arriverò a Milazzo per tempo.

L'orologio suona i 12 km quando sono su Via Senato. Tentenno. Non arriverò a Milazzo per tempo.

Chissenefrega del tempo! mi urlano le gambe. Noi ti portiamo a Milazzo.

Via San Marco, Via Solferino, Via Marsala. Sbaglio strada e mi ritrovo in Piazza XXV Aprile passando per l'ultimo tratto di Corso Garibaldi.

Giro a destra, 50 metri, ed eccola lì. La targa di Via Milazzo. Come l'avevo immaginata.

Posso tornare a casa.

Il cronometro segna 15 km e sono già le 7 e mezza. 1 km in più del previsto, e arriverò tardi in ufficio.

Ma almeno ho visto Milazzo.

(nella foto: il Capo di via Milazzo)